FESTIVAL DI BIOETICA 2019 (terza edizione)
IL FUTURO
UOMO, AMBIENTE, ANIMALI
Santa Margherita Ligure, Villa Durazzo, 29 e 30 agosto 2019
COMUNICATO STAMPA
Cambiamenti climatici, crescita della popolazione mondiale, applicazioni dell’ingegneria genetica e della robotica. Tra speranze e incertezze, questi sono i cambiamenti epocali che attraversano il nostro tempo ponendo domande e problemi inediti. Negli ultimi decenni il progresso scientifico ci ha fornito strumenti prima impensabili per migliorare la società e la nostra vita ma, per ottenere risultati concreti, è necessario operare in modo coordinato su molteplici livelli: etico, scientifico, tecnologico, economico, sociale. La bioetica, in ragione della sua vocazione interdisciplinare, è chiamata in causa per interpretare i segnali di un futuro - già parte del nostro quotidiano - per elaborare possibili soluzioni alle grandi e complesse questioni che il tumultuoso progresso tecnologico apre e di fronte alle quali l’umanità è disorientata.
A partire da questa cornice teorica il Festival di Bioetica 2019, organizzato dall’Istituto Italiano di Bioetica con il sostegno del Comune di Santa Margherita Ligure, si misura sul grande tema de ‘IL FUTURO’ declinandolo nella dimensione umana, animale e ambientale.
“Tra i problemi più urgenti vi è la necessità di trovare una via per lo sviluppo sostenibile ripensando i sistemi di produzione e di welfare, esplorando nuovi percorsi per accelerare la transizione verso nuovi modelli economici sostenibili e cogliendo l’intreccio indissolubile tra la protezione dell’ambiente e la salute individuale e collettiva - ha osservato la prof.ssa Luisella Battaglia, ideatrice del Festival di Bioetica -. È indispensabile e improcrastinabile quindi fare ‘esercizi di futuro’ provando a immaginare le conseguenze che potranno avere le decisioni che prendiamo oggi sull’umanità attuale, sulle generazioni future e sul destino del nostro pianeta”.
Il programma del Festival di Bioetica e le varie relazioni tematiche si intersecano con gli elementi tratteggiati nell’Agenda 2030 dell’Onu e affrontati anche dalla Conferenza sul clima di Katowice (dicembre 2018), dove è stato approvato un “Libro delle regole” che permetterà all’Accordo di Parigi di diventare esecutivo nel 2020 anche attraverso finanziamenti al Fondo Verde per il Clima per l’applicazione di tecnologie green. Accanto al programma scientifico (seminari, tavole rotonde e dibattiti) sono previste mostre d’arte e l’assegnazione del Premio Bioetica Festival 2019.
La terza edizione del FESTIVAL DI BIOETICA vede la collaborazione di: Unesco Chair in Bioethics, Biogem, Università degli Studi di Genova, Ecoistituto Re-Ge, periodico NOIDONNE. È stato richiesto il patrocinio al Comitato Nazionale per la Bioetica, Regione Liguria, Comune di Genova e Città Metropolitana, Istituto di Tecnologie Avanzate, Scuola di Robotica.
Gli obiettivi del FESTIVAL DI BIOETICA 2019:
o contribuire al diffondersi di una “cultura della sostenibilità” ispirata ai 17 punti fissati dall’Agenda 2030 dell’Onu per misurare il progresso verso una salute globale e un’economia sostenibile;
o promuovere la conoscenza del complesso di disposizioni e di norme relative all’inquinamento ambientale e alla diffusione delle tecnologie green contenute nel “Libro delle Regole” approvato dalla conferenza di Katowice;
o sostenere la riflessione critica e la valutazione delle biotecnologie in relazione al loro impatto sulle nostre vite e sulla vita del pianeta, valorizzando in particolare le imprese pubbliche e private che fanno della sostenibiltà la loro cifra e favoriscono un’innovazione che abbia ricadute positive sui dipendenti, la comunità in cui operano e l’ambiente;
o sviluppare la ricerca diretta alla prevenzione, alla riduzione e alla gestione dei rischi per la salute nazionale e globale, valorizzando la “nuova medicina” fondata su un lavoro interdisciplinare e aperta alle nanotecnologie e alla biorobotica;
o delineare una panoramica sugli sviluppi futuri della robotica, con particolare riferimento alle opposte interpretazioni dei tecno-ottimisti e dei tecno-pessimisti, in relazione sia all’impatto sul mondo del lavoro,sia alle problematiche etiche e sociali emergenti in tema di dignità umana e di giustizia.