Genova, P.zza Verdi 4/4 - 16121

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Attività

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Introduzione - Maria Antonietta La Torre
L’uomo tolemaico – Bruno Lauretano
Il mondo come tautologia e il pluriverso delle coscienze – Peter Zeller
Antropocentrismo e biocentrismo. Un punto di vista religioso – Pasquale Giustiniani
Antropocentrismo e ibridazione – Roberto Marchesini
Il neopragmatismo ambientalista – Maria Antonietta La Torre

La crescente sensibilità per l’equilibrio del sistema-terra e la preoccupazione per la sua salute si accompagnano a un ripensamento dei principi e degli orientamenti che guidano le comunità umane nelle loro scelte politiche, economiche, etiche. La fiducia nelle potenzialità e nei successi della scienza e della tecnica ha spesso impedito di valutare le conseguenze a lungo termine di un impiego imprevidente delle risorse sul destino dell’umanità, degli altri viventi e del mondo naturale nel suo insieme. Alla natura è stato spesso riconosciuto soltanto il valore quantificabile e monetizzabile connesso al suo uso. Ma è ancora possibile misurare il progresso unicamente in relazione ai bisogni dell’umanità attuale e del suo desiderio di accrescimento del benessere materiale? Questo volume affronta tale questione con l’intento di porre in luce le contraddizioni di una condotta che mette a repentaglio la salute dell’uomo, la sopravvivenza delle altre specie e il futuro del pianeta e discute perciò l’alternativa tra antropocentrismo e biocentrismo, ossia tra una concezione del mondo che suggerisce strategie di condotta giustificabili unicamente dal punto di vista dell’uomo e una prospettiva più ampia, che include anche altre angolazioni possibili. Il biocentrismo ritiene che l'umanità, in quanto è integralmente parte della natura, debba porre al centro del proprio interesse non se stessa ma la salute complessiva dell'ecosistema e la vita in quanto tale. Certamente non invita a riconoscere il medesimo valore all'uomo e agli altri viventi, ma il rispetto per il mondo naturale e per i suoi equilibri richiede una condotta responsabile, che attribuisca alla natura un valore non esclusivamente strumentale.

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